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venerdì 7 ottobre 2011

Riparte il treno della memoria: un viaggio nella storia



Il sinistro ingresso al campo di Auschwitz in Polonia


BOLZANO.Un biglietto per un viaggio nella storia. Il treno della memoria passerà anche quest’anno attraverso i binari altoatesini e offrirà a 150 ragazzi tra i 16 e i 24 anni un’opportunità per conoscere da vicino drammi e meccanismi del nazifascismo. Presentata ieri l’edizione 2012, la seconda in Alto Adige, dell’iniziativa “Treno della memoria” organizzata a livello nazionale dall’associazione “Terra del Fuoco”. Dal 26 gennaio al 1 febbraio, infatti, un treno partirà dall’Italia in direzione Cracovia per visitare il campo di sterminio di Auschwitz. Alla stazione, però, si presenteranno solo giovani perché è a loro che si rivolge la riflessione e l’esperienza di un percorso da cui certamente si torna cambiati. Da quest’anno, inoltre, l’esperienza si arricchisce di un forte programma parallelo di preparazione tessuto dalle associazioni giovanili locali “Arciragazzi” e “Agjd-Arbeitgemeinschaft der Jugenddienste” che si concentreranno principalmente sugli aspetti legati alla storia altoatesina di un periodo particolarmente controverso. Il tutto, chiaramente, mettendo insieme i gruppi linguistici e cercando delle interpretazioni condivise non sempre semplici quando si toccano tasti che accendono polemiche ancora oggi. Anche all’interno del treno, comunque, si cercherà di rispettare il concetto di omogeneità tra gruppi etnici ed estrazioni culturali. Accessibile il prezzo di partecipazione fissato a 65 euro per partecipante. Per chi avesse varcato da poco la soglia d’età massima, invece, esiste una finestra per ributtarsi con entusiasmo all’interno del progetto ed è rappresentata dalla figura dei “peer leader”. Le due associazioni, infatti, cercano giovani che possano trasmettere il sapere storico e porsi come ideale trait d’union con ragazzi non troppo distanti d’età.
 Una buona mano all’organizzazione del “Treno della Memoria”, comunque, arriva dall’ente pubblico e in particolare dai due assessorati alle politiche giovanili nell’ambito dei propri servizi giovani. "E’ un progetto molto importante – sottolinea l’assessore Christian Tommasini che l’anno scorso condivise alcuni momenti del viaggio con i ragazzi – perché tocca le corde dell’emozione e, al contempo, promuove la società democratica del futuro e il rispetto delle diversità. Ho letto che nella Regione Piemonte, laddove nacque l’iniziativa, si sono sollevate forti polemiche per la revoca del finanziamento pubblico: noi siamo contenti di insistere con convinzione su questa strada". Stessa lunghezza d’onda per l’omologa tedesca Sabina Kasslatter Mur: "Questo treno costringe i giovani a confrontarsi con il passato e a porsi delle domande esistenziali. Si sviluppano uno spirito critico e una coscienza storica che non possono che far crescere i nostri ragazzi". Tra gli appuntamenti che accompagneranno l’avvicinamento alla partenza del treno va segnalata la proiezione il 6 ottobre alle 20 nella sala del Filmclub Capitol del film “Wider das Vergessen”. "Seguirà un dibattito – precisa la collaboratrice dell’Agjd Verena Hafner – con gli assessori perché è importante affrontare il viaggio con un percorso di preparazione approfondito".  "Radicare l’esperienza nel territorio – le fa eco Sergio Bonagura per l’Arciragazzi – è l’obiettivo principale che vogliamo centrare". Chiude la conferenza stampa la testimonianza di Giacomo Gatti, partecipante l’anno passato e attento a mettere l’accento su un’esperienza condivisa con il mondo tedesco. "Non è un fatto banale, anzi si tratta di un viaggio difficile che ti mette di fronte a testimonianza di un certo impatto emotivo. Da questo, però, riusciamo a comprendere come le divisioni etniche siano un danno sociale, economico e civile o come il bilinguismo e la condivisione siano armi veramente vincenti. Nei rapporti con i compagni tedeschi è stato bello sforzarsi per venirci incontro e alcuni ragazzi bilingui si sono adoperati per fare da tramite cercando una connessione continua. E’ davvero un’esperienza che rivoluziona il proprio modo di pensare".  Per staccare il proprio biglietto dentro la storia è bene contattare il responsabile Alessandro Huber di “Terra del Fuoco Alto Adige” all’indirizzo alessandro.huber@terradelfuoco.org oppure chiamando il 334-6474427. 
Alan Conti




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