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lunedì 21 novembre 2011

Ancora crepato l'arco in via Streiter


L'arco in un bello scatto bianconero di Serenella Margotti

BOLZANO. Ci risiamo. A quattro anni distanza un altro camion ha urtato, danneggiandolo, l’arco del quattordicesimo secolo di via Streiter costringendo il Comune a transennare l’area sottostante per proteggere i pedoni dall’eventuale caduta di calcinacci. L’episodio, del tutto analogo a quanto avvenuto nel dicembre 2007, risale a venerdì pomeriggio quando il mezzo pesante ha toccato il lato dell’arco tutelato dalle Belle Arti causando lo spostamento di parte dell’intonaco. Uno sfregamento sufficiente a creare una situazione potenzialmente a rischio e preoccupare Daniela Martini, titolare del vicino Sonder Bar, e le tre famiglie residenti nella palazzina collegata. "Per l’ennesima volta – attacca Martini – siamo costretti a fare i conti con una situazione pericolosa. Nel 2007 la crepa lunga tre metri, oggi le transenne per evitare la caduta dei calcinacci. Purtroppo non si sono mai prese particolari tutele". Il problema, infatti, è il consistente traffico di mezzi pesanti laddove bisognerebbe limitarlo e prestare particolare attenzione. "Ogni giorno ne conto ben più di una quindicina – continua la barista – che riforniscono l’intera strada e altre zone limitrofe. E’ quasi inevitabile che periodicamente qualcuno si incastri data la particolarità dell’architettura. Ogni urto comporta degli interventi e non aiuta di certo la sicurezza complessiva". Dagli uffici comunali, intanto, il direttore dell’ufficio infrastrutture Fabio Begher ribatte che "le limitazioni le abbiamo messe, ma è la stessa conformazione della strada e dell’arco a renderle complicate". Partiamo dall’aspetto architettonico. "Trattandosi di un sesto acuto tende a stringere molto l’altezza negli angoli, quindi può dare l’impressione agli autisti di essere perfettamente in sagoma al transito quando invece non lo sono. Basta un minimo spostamento, dovuto alla presenza di un pedone o altri motivi, per aumentare le possibilità di contatto in modo sensibile. E’ necessario, quindi, invitare tutti i trasportatori alla massima attenzione: dobbiamo farlo noi, ma anche gli stessi riforniti". Non sarebbe più semplice procedere con limiti o divieti chiari? "Abbiamo già adottato alcune misure specifiche, ma l’unico intervento realmente risolutore avrebbe un impatto estetico discutibile. Si tratterebbe, infatti, di montare due paracarri in mezzo alla via che inducano ai camion la giusta posizione di transito. Non solo, proprio perché in mezzo alla strada dovrebbero forzatamente essere bianchi e neri con catarifrangenti: non esattamente il massimo della valorizzazione estetica, artistica e architettonica per un arco posto sotto tutela dalle Belle Arti".
Alan Conti 

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