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martedì 20 dicembre 2011

La minoranza italiana finsce a L'Aja


Cartello di Sudtiroler Freiheit

BOLZANO. La questione altoatesina e le condizioni della minoranza italiana finiscono sul tavolo dell’Alta Autorità per Minoranze Nazionali de L’Aja. E’ questo il risultato della lettera inviata l’altro giorno dal presidente degli Studenti per le Libertà Alessandro Bertoldi al vicepresidente internazionale dell’assemblea parlamentare dell’Osce Riccardo Migliori. Un gioco di sponda tra iscritti del Pdl che potrebbe, però, portare a novità importanti all’interno del territorio altoatesino. La denuncia di Bertoldi, infatti, finirà direttamente all’attenzione del norvegese Knut Vollebaek, presidente dell’Alta Autorità per le minoranze con particolare libertà di movimento e intervento. Secondo il mandato di questo organismo, infatti, Vollebaek può imporre misure senza bisogno di particolari nullaosta da parte dello Stato, dei consigli parlamentari o territoriali. Certo, la stessa Osce ammette il bisogno di un certo appoggio politico da parte statale tralasciando, però, accenni ad eventuali veti posti dalle amministrazioni locali. Per assurdo, insomma, lo stesso presidente potrebbe imporre all’Alto Adige misure che tutelino la “minoranza” italiana o addirittura suggerire l’abolizione della proporzionale etnica. Prima di questo scenario, però, dovrebbe condividere le riflessioni inviate da Bertoldi. "Le condizioni della minoranza italiana in provincia di Bolzano – si legge nel comunicato del Presidente degli Studenti per le Libertà – sono difficili. Negli ultimi anni, infatti, la percentuale di italiani sul territorio si è ridotta dal 25 al 19%, vittima di una politica amministrativa che incoraggia l’esodo. Ci ritroviamo, infatti, in un territorio dove non abbiamo potuto festeggiare istituzionalmente i 150 anni dell’Italia, dove alle squadre di hockey viene vietato di suonare l’inno nazionale prima delle partite, dove esiste ancora un provvedimento discriminante come la proporzionale etnica per l’accesso al lavoro pubblico e dove lo stesso presidente della Provincia ammette regolarmente di non sentirsi affatto italiano". Una richiesta d’aiuto che, come detto, ha trovato pronta sponda dall’Osce nella figura del vicepresidente internazionale Riccardo Migliori, onorevole in quota Pdl. "La denuncia – risponde – sarà subito inoltrata al presidente Vollebaek e all’organo istituzionale da lui presieduto. Il tema avanzato, infatti, ci è noto per casi similari inerenti i Paesi dell’Europa Centrale ove le maggioranze nazionali lamentano una legislazione di “favore” alle minoranze che finisce per essere “punitiva”". Ora, dunque, la palla passa agli organismi de L’Aja in attesa di sviluppi che potrebbero anche essere sorprendenti.
Alan Conti

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