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venerdì 16 dicembre 2011

Via della Mostra scarica gli artigiani


Via della Mostra (Fotobolzano.com)
BOLZANO. Il Mercatino dell’artigianato rimarrà in piazza Municipio. In cambio i commercianti di via della Mostra otterranno un tavolo di lavoro con il Comune che possa risolvere a breve difetti della strada come la scarsa illuminazione. Si è concluso a tarallucci e vino l’incontro andato in scena ieri in Comune tra il vicesindaco Klaus Ladinser e una delegazione di una ventina di negozianti di via della Mostra capeggiati dal segretario provinciale di Confesercenti Paolo Pavan e dal suo omologo dell’Unione Commercio Pietro Perez. Era stata proprio Confesercenti a sollevare la questione degli artigiani qualche settimana fa denunciando, attraverso alcuni suoi affiliati, una perdita di attrattiva da parte della strada e inoltrando la richiesta al Comune di tornare sui suoi passi ripristinando “l’altro mercatino” nella sua sede originaria. Nel frattempo l’Azienda di Soggiorno presentava proprio in via della Mostra le bancarelle per i bambini chiudendo, volente o nolente, la porta a qualsiasi ripensamento. Ieri l’ultima puntata con il faccia a faccia che ha sancito il sostanziale accantonamento degli artigiani in cambio di un tavolo di lavoro che si ponga l’obiettivo di migliorare la strada dal punto di vista dell’illuminazione e della considerazione durante le manifestazioni. Un sostanziale “do ut des” che lascia con il cerino in mano gli artigiani, alcuni dei quali attraversano la penisola per essere presenti a Bolzano e che speravano di aver fatto breccia nella tradizione della strada e scoprendosi poco più che un pretesto.
 A chiudere subito la porta al ripristino della vecchia disposizione è proprio Klaus Ladinser. "Mi hanno comunicato che la conformazione del Mercatino in quella piazza era troppo pericolosa in caso di emergenze. I mezzi di soccorso avrebbero avuto difficoltà nel passare. Non solo, la manifestazione poteva causare danni al palazzo sovrastante con bancarelle che addirittura tiravano dei fili verso l’edificio". Una spiegazione curiosa che rientra al primo punto dell’agenda dell’assessore al commercio dopo mesi in cui le dichiarazioni volgevano verso un "non possiamo chiudere l’entrata di alcune attività che si affacciano sulla piazza". Registrato, dunque, che per molti anni si è autorizzato un Mercatino insicuro e che le condizioni in alcuni punti del mercato del sabato in piazza Vittoria non sono molto difformi, la spiegazione più convincente al trasferimento resta quella sussurrata da mesi e parzialmente confermata dallo stesso Ladinser in assemblea. "Le bancarelle davanti al ristorante “Kaiserkron”, onestamente, non sono un bel vedere. A questo si è aggiunta l’apertura di “Moessmer” e non possiamo murarne completamente l’accesso con il mercato". Qualche esercente di peso, insomma, sembra essersi mosso prima degli allarmi per l’insicurezza diffusa. A parziale contropartita del mancato ritorno degli artigiani, però, Ladinser apre ufficialmente un tavolo di lavoro. "Invierò funzionari componenti del mio staff a incontri periodici nel mese di gennaio con voi commercianti e i vostri rappresentanti per mettere a punto alcuni interventi di rilancio della strada". Tra le richieste dei commercianti un’illuminazione maggiore, comunicazioni tempestive di eventuali manifestazioni, più considerazione di vicolo Parrocchia. "Sarà importante lavorare sul marketing – spiega Pietro Perez – e ampliare le attrazioni della strada. Per rimanere al Natale si potrebbe rafforzare il progetto dei bambini, addobbare un albero in piazza e magari trasferire il calendario d’avvento di via della Posta proprio sulle finestre di palazzo Poch". Parzialmente soddisfatto anche Paolo Pavan: "Purtroppo di fronte a motivazioni di sicurezza non possiamo insistere maggiormente sul Mercatino. Dobbiamo, però, arrivare alla radice della questione, ovvero la rivalutazione di via della Mostra. Speriamo di centrare l’obiettivo avvenire attraverso il tavolo di lavoro, ma soprattutto ci aspettiamo risposte concrete e tangibili ai bisogni dei negozianti". Con buona pace degli artigiani.
Alan Conti

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