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lunedì 23 gennaio 2012

Appiano chiede il tedesco veicolare




Una classe della scuola di Appiano



Per la prima volta sono i genitori a fare pressioni. Saranno decisive le iscrizioni per il potenziamento dell'unica classe italiana


BOLZANO. Il potenziamento linguistico e l’uso del tedesco veicolare irrompono sulla scena scolastica di Appiano grazie alla ferrea volontà di un gruppo di genitori. La scuola primaria italiana di via Sant’Anna potrebbe conoscere dall’anno scolastico 2012/2013 l’avvio della sezione a potenziamento linguistico: una novità assai diffusa nel capoluogo, ma molto meno praticata nei piccoli comuni a maggioranza tedesca. Nella sostanza, dal prossimo settembre la prima elementare vedrebbe innalzarsi la quota di ore di insegnamento settimanali del tedesco da 6 a 9 con l’inserimento della seconda lingua veicolare per materie come educazione  fisica, musica, geografia e scienze. Di fatto alle classiche ore di didattica sulla lingua “pura” si aggiungerebbero altre materie insegnate in L2: uno strumento che a Bolzano ha fatto da apripista alla nota sezione bilingue.
 Tre, però, sono le peculiarità di Appiano: la novità coinvolgerebbe l’unica classe italiana del comprensorio, sarebbe inserita in un territorio dal contesto d’uso esponenzialmente più elevato rispetto a Bolzano e partirebbe in seguito a una forte pressione da parte dei genitori. Sono due mamme, infatti, ad aver lanciato l’idea e aggregato un gruppo coeso di genitori capaci di convincere altre famiglie: per la prima volta, insomma, il potenziamento linguistico sarebbe conseguenza diretta di una richiesta della società e non uno strumento proposto dalla dirigenza scolastica poi scelto dalle famiglie. Nella sala dei bottoni dell’Istituto Comprensivo con competenza su Appiano Bolzano Europa 1, infatti, nessuno aveva intenzione di  intraprendere questa strada data l’unicità della sezione in tutto il comprensorio. La parola definitiva, però, ora passa alle iscrizioni: per attivare l’insegnamento veicolare la dirigente Erica Colicchia si aspetta la disponibilità unanime di tutti i genitori della futura prima o comunque una larga maggioranza. Per quanto particolare, si va verso un autentico referendum sul potenziamento che intanto attrae famiglie destinate alla scuola tedesca.
  "Sinceramente ci aspettiamo che la sperimentazione parta senza problemi – l’opinione di Cristina Dorigo che con Manuela Morandell ha lanciato la proposta – e con grandi possibilità di successo. Dopo aver rifiutato l’attivazione di una sezione bilingue la dirigenza si è lentamente ammorbidita sulla questione e pare che il compromesso si possa trovare. Essendo l’unica classe sul territorio bisogna muoversi con le dovute cautele. Le ultime perplessità sono state sollevate da famiglie immigrate che vedono una difficoltà in più, ma convinceremo anche loro delle potenzialità di questo tipo di didattica. Sappiamo, inoltre, che il progetto affascina alcune famiglie che altrimenti avrebbero scelto la scuola tedesca". Gli iscritti, insomma, potrebbero aumentare: un aspetto che non passa mai inosservato tra i dirigenti.
 Il potenziamento, comunque, è stato presentato ufficialmente in un recente incontro pubblico al quale è stata invitata anche Michela Gaspari, rappresentante dell’associazione “Mix Ling” di genitori che si battono per il bilinguismo scolastico. "Inizialmente la richiesta era per una vera sezione bilingue, ma il potenziamento potrebbe già essere significativo. Non dimentichiamoci, infatti, che la possibilità di godere di un contesto d’uso così elevato non può che aiutare i bambini. Parlare tedesco anche nella quotidianità al di fuori della scuola è la classica “marcia in più”". Tra chi ha sposato la proposta troviamo l’assessore comunale alla scuola italiana Massimo Cleva che, insieme alla sua omologa tedesca e vicesindaco Monika Larcher Hofer, ha partecipato alla riunione. "Abbiamo dato spazio a questa notizia – spiega Cleva – su tutti i nostri bollettini e alla serata informativa hanno partecipato circa 30 persone. Già solo con 15 iscritti potremmo tranquillamente partire. Purtroppo non abbiamo la possibilità di attivare due classi, altrimenti sarebbe stato tutto più semplice e si sarebbe addirittura potuto adottare il sistema della bilingue diffuso in molte scuole di Bolzano".
Alan Conti

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