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martedì 31 gennaio 2012

Green Economy, altro che crisi


E' a green economy la risposta alla crisi?
Interesse in crescita, fatturati che crescono e Master dalle sicure prospettive professionali. Gli investimenti sull'ecosostenibile allargano i sorrisi: parola di Klimahouse...

BOLZANO. Non risente della crisi, registra un aumento degli ordini, amplia il proprio mercato stuzzicando l’interesse di nuove aree e garantisce posti di lavoro: la green economy è quanto di più distante dalla crisi economica si possa immaginare. La conferma arriva dagli stand della fiera “Klimahouse” che in questi giorni rappresentano il meglio del settore a livello internazionale. A fregarsi le mani, naturalmente, tante aziende altoatesine che tra le prime hanno annusato le potenzialità di investimento e nel tempo hanno goduto pure di un’amministrazione in grado di agevolare gli interventi per il risparmio energetico con norme ad hoc. Gli sviluppi attuali, invece, comprendono una buona fetta di mondo artigianale disposto a proporsi nella riqualificazione, come già annunciato nei giorni scorsi dalla Cna, e percorsi universitari in grado di garantire sbocchi occupazionali pressochè immediati.
 "La bioedilizia è un settore che garantisce nel modo più assoluto una certa stabilità e offre ampi margini di crescita" la sentenza di Laura Barretta, responsabile comunicazione e marketing della meranese “Naturalia Bau”. "Il vero bacino di sviluppo, al momento, è il l’Italia centro meridionale, dove la consapevolezza del risparmio ambientale sta cominciando ad affacciarsi con più frequenza rispetto al passato. La stessa formazione gioca un ruolo importante perché organizzando corsi di grande specializzazione si possono ottenere visibilità e guadagni: è anche questa una forma di business con finalità educative". Attenzione, però, all’esagerazione che, come tutte le tendenze, coinvolge pure la green economy. "Capita sempre più spesso – continua Barretta – che le aziende stampino vari bollini verdi o di risparmio energetico su qualunque prodotto. E’importante che il cliente sappia distinguere cosa è veramente funzionale all’abbattimento dei rischi ambientali e cosa invece è mera facciata. Da questo punto di vista, nel nostro caso specifico, diventa determinante il ruolo degli intermediari tra noi e il committente. La preparazione di progettisti, ingegneri e architetti è fondamentale perché di loro, solitamente, il cliente si fida ciecamente". Un po’ meno entusiasta è Horst Franzelin, titolare dell’azienda “Isodomus” di Gais: "Non è vero che stiamo assistendo a un boom di mercato perché le difficoltà le dobbiamo affrontare anche noi. Onestamente, però, registriamo una crescita costante dell’interesse tra la popolazione per i temi legati al rispetto dell’ambiente. Evidente che tutto il settore ne trae benefici. In Alto Adige, comunque, dobbiamo ringraziare una legislazione che favorisce le ristrutturazioni con lo scopo del risparmio energetico. Oltre a salvare l’ambiente, infatti, queste norme sono la base del nostro sviluppo". Le realtà imprenditoriali nel settore “green” ormai si moltiplicano e non è un caso che la Libera Università di Bolzano abbia predisposto un master specifico in edilizia sostenibile ed efficienza energetica. "I posti disponibili sono circa venti – spiegano le ex studentesse Julia Ratayczak, Maria Teresa Girasoli e Marianna Marchesi – ma ogni anno riceviamo una sessantina di richieste. Il percorso di studi è fortemente specializzato e incentrato su una collaborazione costante con le aziende del territorio, dove i ragazzi frequentano tirocini di 150 ore e hanno la possibilità di farsi conoscere. Non è raro che poi vengano assunti direttamente e comunque l’assorbimento occupazionale è pressochè totale. Grande impulso, inoltre, viene dato alla ricerca attraverso collaborazioni durature con scambio di dati e strumentazioni". Chiusura con Riccardo Nussbaumer, artigiano del legno titolare dell’omonima ditta di Sarentino."Il risparmio energetico e l’edilizia sostenibile rappresentano per noi una nuova frontiera. I lavori di questo tipo, ormai, sono molto frequenti ed è la chiave di volta che ci permette di proporci con successo anche al di fuori della provincia. Lavoro e ampliamento del nostro bacino di riferimento: il settore è davvero più forte della crisi".
 
 
 
CASA ENERGY PLUS
Poteva tranquillamente chiamarsi “CasaClima” 2.0 perché il nuovo prodotto edile “Casa Energy Più” rappresenta la vera e propria evoluzione del concetto di casa a risparmio energetico. Questo edificio pensato dalla “Wolf Haus” in orbita “Wolf System”, infatti, non solo risparmia energia ma addirittura ne produce in eccesso. Il tutto, oltretutto, progettato per una produzione su larga scala avvalendosi delle ricerche delle più prestigiose università internazionali. Il progetto si presenta estremamente versatile con possibilità di applicazione su qualsiasi edificio e gestione garantita da un apparato domotico. L’energia prodotta sarà restituita alla rete pubblica, con notevole vantaggio per il territorio circostante e per il proprietario che può così rientrare più velocemente dall’investimento.
 Alan Conti

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