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giovedì 12 gennaio 2012

La ricetta 2012 dell'Apa


Gert Lanz, presidente Apa

BOLZANO. Sarà un 2012 all’insegna dell’affinamento professionale e dei giovani, ma l’artigianato non ce la può fare senza l’aiuto della politica. La tradizionale conferenza stampa di chiusura dell’anno da parte dell’Apa, tenutasi ieri alla “Casa dell’Artigiano”, è stata l’occasione per ribadire concetti forti e inviare alla Provincia un dettagliato elenco di richieste. Si va dalla preghiera di calmierare la futura Imu ai ripensamenti sull’istituzione di un’agenzia unica per gli appalti, passando per una drastica riduzione dei tempi di riscossione e l’introduzione della maturità professionale in ambito formativo. Questioni che andranno affrontate di petto il prossimo anno data la forza rappresentativa dei richiedenti. "Le imprese artigianali altoatesine – specifica il presidente Apa Gert Lanz, eletto al vertice dell’associazione lo scorso febbraio – nel 2011 sono 13.075 per un totale di 43.747 lavoratori, il che rappresenta il 18,4% dell’occupazione totale. Un terzo delle nostre aziende può rientrare nella nostra categoria, che contribuisce al 15,4% del valore aggiunto totale e vanta un fatturato di 2,4 miliardi di euro. Non solo, il 54,5% dei 4.179 apprendisti altoatesini viene istruito in un’azienda artigiana". Precisato il peso del settore al tavolo delle trattative Lanz snocciola le richieste: "La manovra Monti colpisce duramente l’artigianato e credo sia opportuno utilizzare i margini di gioco derivanti dalla nostra autonomia per ridurre l’imposta comunale sugli immobili (Imu). Non dimentichiamo, infatti, che i contributi pensionistici del settore aumenteranno del 20% e i trasporti dovranno fronteggiare l’incremento dei costi dei carburanti. L’aumento dell’Iva, infine, frenerà i consumi". Pollice verso anche per le liberalizzazioni. "Sarebbero nell’interesse dei consumatori, ma per mestieri che hanno un impatto diretto sulla sicurezza pubblica come i meccanici non hanno alcun senso. Bene, invece, la proroga annuale del bonus fiscale provinciale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici". Storica gatta da pelare nei rapporti con l’amministrazione pubblica sono i tempi di riscossione: biblici pure in Alto Adige. "La durata media dei pagamenti – continua Lanz – è di 137 giorni, il 40% in più dei 93 calcolati l’anno passato. Chiediamo venga rispettata con urgenza la soglia europea fissata sui 30 giorni sia da parte dei privati sia, a maggior ragione, dalla mano pubblica". Prima, però, i lavori bisogna farseli appaltare. "Registriamo una fortissima riduzione delle commesse nel settore edile – interviene il direttore Thomas Pardeller, subentrato al consigliere provinciale Hanspeter Munter – ma siamo contrari all’istituzione di un’autorità di gara per gli appalti pubblici che, essendo centrale, faticherebbe a prendere in considerazione le realtà economiche dei comuni o delle vallate".
 Snodo centrale per tutto l’artigianato, inoltre, è la formazione e l’apprendistato. "Sappiamo che è in previsione una nuova legge provinciale – dichiara il giovane vicepresidente Martin Haller - e speriamo di ottenere un sistema omogeneo. Tra i provvedimenti da adottare richiediamo l’istituzione della maturità professionale, che consentirebbe l’accesso a una specializzazione e migliorerebbe il passaggio dei giovani alla formazione professionale". Pieno appoggio, invece, viene espresso nella relazione alla nuova tassa di soggiorni per i turisti e al parco tecnologico, mentre il Sistri richiede migliorie legate a burocrazia e oneri delle piccole e microimprese.  
 Stilata la lista dei desiderata, infine, cosa offre in cambio il settore dell’artigianato per il 2012? "Ci proponiamo di rafforzare le nostre professionalità garantendo la massima trasparenza per favorire lo sblocco delle linee di credito. Non solo, da febbraio abbiamo avviato un forte processo di svecchiamento e intendiamo incentivare l’occupazione dei giovani sia nelle imprese sia all’interno della nostra struttura. In questo modo potremo continuare a proporci come fattore di stabilità importante per la Provincia e la nostra realtà economica".
Alan Conti

DATI
13.075 aziende
43.747 lavoratori
18,4% dell’occupazione locale
15,4% del valore aggiunto locale
2,4 miliardi di fatturato
3,3 dipendenti di media nelle imprese
29% il settore edile più rappresentato, 13% le installazioni, 11% vari mestieri, 10% legno e trasporti
82,7% del fatturato nel mercato locale
10% del fatturato nel resto d’Italia
7,3% del fatturato all’estero
54,5% dei 4.179 apprendisti provinciali si formano in imprese artigiane
625 milioni di euro di imposte e tasse versate
36 milioni gli investimenti pubblici sottoforma di contributi
5,7% il rientro delle prestazioni fiscali rese dal settore
0,68% del flusso di denaro del bilancio provinciale è assegnato al settore artigiano

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