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venerdì 27 gennaio 2012

Pdl: "Quanto è sicuro il centro di Egna?"


I Portici di Egna fanno preoccupare

Dopo l'incendio dello scorso dicembre cresce l'apprensione. Intanto due associazioni si litigano la sala di via Campo Sportivo.

EGNA. Quanto è sicuro il centro storico di Egna? La domanda comincia ad affacciarsi nel dibattito politico comunale dopo che l’incendio dello scorso 17 dicembre, durante il mercatino, ha scosso una parte dei cittadini. Un sentimento che Riccardo Zancanella, Emiliano Bedin e Federica Pizzaia del “Pdl Berlusconi per Egna” hanno voluto portare all’interno del consiglio comunale con un’interpellanza. "Vogliamo appurare – dichiarano i tre esponenti del centrodestra – se ci siano le condizioni di sicurezza in centro, in particolar modo in occasione di manifestazioni o iniziative che coinvolgono alcune strade principali". E’ la stessa dinamica dell’incidente dello scorso dicembre, come detto, a innescare qualche dubbio. "In quel caso prese fuoco inizialmente una veranda, poi le fiamme coinvolsero tutto l’edificio danneggiandolo senza, fortunatamente, ferire nessuno o richiedere particolari evacuazioni. Decisiva fu anche l’assenza di vento, mentre i mezzi di soccorso si disposero agevolmente lungo via Portici e in largo San Nicolò.  Cosa sarebbe successo, tuttavia, se in concomitanza ci fosse stato il mercato settimanale o la festa dei Portici? L’intervento sarebbe stato ugualmente efficace e quali sarebbero state le alternative?". Sono queste, quindi, le manifestazioni speciali messe sotto la lente di ingrandimento dal Pdl. "Posto che  il Comune rilascia le autorizzazioni per queste iniziative, chiediamo che in consiglio ci vengano fornite delle risposte su chi è il responsabile e sull’esistenza o meno di un piano per la sicurezza istituzionale".
 Ogni associazione ha bisogno di una base logistica, quindi una sala per una sede è bene prezioso. A Egna, però, la disponibilità di spazi è scarsa, così non appena si libera un posto le domande si moltiplicano in un batter d’occhio. E’ il caso di via Campo Sportivo dove, al civico 10, l’Hockey Club ha da poco abbandonato la sua sede per trasferirsi definitivamente nel nuovo centro sportivo. Una casella, dunque, si è liberata e l’offerta non è sfuggita al mondo delle associazioni con Carabinieri e Ana che ne hanno prontamente richiesto la disponibilità. Nessuna risposta, però, è ancora pervenuta ai militari, così i consiglieri comunali in quota Pdl Riccardo Zancanella, Emiliano Bedin e Federica Pizzaia si sono armati di penna siglando un’interpellanza istituzionale. "Alla luce delle tante richieste già pervenute – si legge nel documento – per ottenere la sede sita in via Campo Sportivo al numero 10, chiediamo all’amministrazione quali siano le sue intenzioni. Le domande sono state esaminate?". Il tempo, oltretutto, stringe: "Chiediamo entro quale limite temporale è prevista la formulazione di una risposta o comunque la decisione sul destino degli spazi occupati fino a poche settimane fa dall’Hockey Club". La domanda per una sede da parte di Ana e Associazione Carabinieri, comunque, non è una novità nel panorama comunale dato che già nel novembre 2011 è stato presentato il rinnovo della domanda proposta per l’ottenimento di una sede ufficiale sul territorio. Chiedere, si sa, è lecito ma rispondere, nel caso di un Comune, è più un obbligo che una semplice cortesia. 
Alan Conti

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