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mercoledì 8 febbraio 2012

Nones: "Io adatto per l'integrazione"



Girogio Nones, vicesindaco Pd

Il vicesindaco spiega le motivazioni che lo hanno portato a essere referente. "Per anni ho lavorato a contatto con i cittadini stranieri, necessario operare in sinergia".

EGNA. Lavorare in rete e stringere un patto di collaborazione tra enti istituzionali e associazioni. La ricetta per l’integrazione di Giorgio Nones, vicesindaco, assessore e referente municipale per i cittadini stranieri nel Comune di Egna, è chiara e condivisa. Una dichiarazione d’intenti che trova spazio nella risposta ad una interrogazione in cui si chiedevano motivazioni sull’assegnazione del ruolo di responsabile per l’integrazione. "Per anni – spiega Nones nel documento ufficiale – il mio lavoro mi ha portato a contatto con i cittadini stranieri. Sono stato il primo, per esempio, a organizzare a Egna e Salorno corsi di alfabetizzazione sia in italiano sia in tedesco. Come presidente dell’Acli locale e cofondatore dell’associazione “Ponti di Pace” ho potuto maturare un’idea ben precisa di integrazione basata sulla collaborazione sociale di tutti i componenti". Completata l’introduzione auto promozionale, dunque, si passa al concreto. "Possiamo avere speranze di successo solo intessendo un lavoro di rete tra i vari servizi comunali offerti. Dal mondo del lavoro fino a quello della scuola, passando per la Caritas o i servizi sociali, tutti devono impegnarsi nel condurre al meglio il proprio compito coordinandosi con gli altri soggetti coinvolti. Non solo, a Egna sono presenti molteplici comunità straniere che vanno ascoltate per renderle partecipi del processo democratico e arrivare a una completa integrazione istituzionale".
 Pur essendo referente, però, Nones comprende come non possa essere l’unico a portare avanti il discorso integrazione. "Non penso affatto di essere il solo a dover proporre misure e soluzioni. So che la frequentazione degli stranieri alla libreria Endidae è continua e importante, quindi si tratta di uno dei luoghi più adatti a un contatto con gli stranieri. Solo parlando direttamente con loro possiamo comprendere appieno i problemi legati al lavoro, la casa o la burocrazia". Primo passo, dunque, parlarsi. "Non a caso – conclude Nones – sto già prendendo contatti con alcuni responsabili di associazioni impegnate nel settore per organizzare una serata informativa aperta a tutta la cittadinanza. Nei prossimi mesi intendo mettere in piedi un gruppo di lavoro in grado di analizzare e dare un indirizzo preciso alla politica sull’integrazione della nostra amministrazione comunale".
Alan Conti  

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