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giovedì 2 febbraio 2012

Stocker: "Perchè questo silenzio sui profughi ad Aslago?"

Il centro civico di Oltrisarco
La polemica sull'arrivo degli africani allo Josefheim arriva in consiglio provinciale con un'interrogazione dei Freiheitlichen


BOLZANO. L'arrivo di trenta profughi allo Josefheim di Aslago annunciato dal mensile di Oltrisarco "Taxi" prende in contropiede anche il consiglio provinciale. Sigmar Stocker, consigliere in quota Freiheitlichen, ha presentato un'interpellanza al presidente Mauro Minniti per capire costi, tempi e modalità del trasferimento dei profughi in via Castel Flavon. Anche a Palazzo Widmann, dunque, si percepisce un certo malcontento per la mancata comunicazione ai residenti, rattoppata in qualche misura con la presenza del responsabile incaricato Karl Tragust al consiglio di Circoscrizione dell'altra sera.
"Chiediamo - si legge nel documento firmato da Stocker - vengano reso pubblici i dettagli definitivi dello spostamento nell'ex convitto. Quanto costerà la riqualificazione e lo spostamento? Chi pagherà le spese? Quando avverrà l'insediamento dei profughi? Di che nazionalità? Quali sono i progetti futuri per la struttura? Perché non è stata avvertita la popolazione?". Risposte parziali, come detto, sono arrivate dall'incontro dell'altra sera in Circoscrizione. "Si tratta di 22 nordafricani - ha spiegato Tragust - che provengono dalla Casa del Giovane Lavoratore, mentre stiamo valutando cosa fare di altri otto ospiti dell'ex Gorio". Nessun accenno al futuro del complesso Josefheim per il quale giace nel cassetto provinciale un progetto di riqualificazione complessiva da 9 milioni e che per molti residenti di Oltrisarco rappresentava la chiave per arrivare al desiderato distretto socio sanitario di quartiere.

Alan Conti

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