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martedì 15 maggio 2012

Adunata, in 60.000 in stazione


Alpini a colloquio sui binari della stazione di Bolzano

Sabato giornata difficile per polizia ferroviaria, Trenitali, Rfi e volontari. Quintuplicato il personale, grande attenzione e programmazione del perfetto deflusso domenicale.

BOLZANO. Ondate di alpini a colpi di treno. Fin dalle prime ore del mattino la stazione si è trasformata letteralmente in un tappeto di penne nere. Ieri pensiline e binari hanno sopportato il passaggio di circa 60.000 persone, oggi la grande preoccupazione si chiama deflusso e nel giro di due giorni i treni speciali in transito saranno addirittura 126. I numeri della struttura chiamata a reggere l’urto sono da record per Bolzano: la polizia ferroviaria, comandante da Vincenzo Tommaso, metterà in campo venticinque agenti per ogni quadrante (turno orario) con supporti in arrivo da Trento, Rovereto, Verona, Brennero, Bressanone e Fortezza. L’Ana, dal canto suo, piantona stabilmente i binari con una quindicina di volontari all’interno della stazione per un totale di due turni che coinvolge una trentina di alpini. Per comprendere meglio le proporzioni di quel che sta accadendo, è sufficiente pensare che normalmente il funzionamento della stazione è garantito con quadranti da cinque uomini Polder e i treni regionali o interregionali di passaggio a Bolzano sono circa cento: meno della metà di queste giornate. Le forze umane, dunque, quintuplicano mentre tutto sembra procedere al meglio. "Stiamo cercando di reggere la situazione – spiega Tommaseo – e i miei uomini si stanno comportando egregiamente. Oltre che il classico compito di sorveglianza, infatti, rivestiamo anche una funzione di accoglienza al pari dei volontari Ana che ci stanno fornendo un prezioso aiuto". Trenitalia e Rfi, intanto, hanno mobilitato il proprio personale e, oltre ai normali punti informativi, hanno inviato alcuni operatori a girare per le pensiline dotati di apposito giubbotto di assistenza per chiunque avesse domande o interrogativi. All’interno dei treni, carichi al limite della portata e in gran parte di provenienza dal Triveneto, il servizio di controllo sarà garantito dagli stessi agenti Polfer di supporto in arrivo e di ritorno dalle città limitrofe, anche se chiaramente non è semplice gestire vagoni tanto affollati. Per ora, comunque, tutto il sistema tiene e gli unici piccoli inconvenienti sono stati una scazzottata tra pregiudicati venerdì notte e un lieve malore accusato da una passeggera che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza. Le tante biciclette ammassate alla struttura, invece, sono state rimosse per permettere il passaggio delle persone e stipate in un magazzino adiacente alla stazione.
 Oggi, comunque, sarà un’altra prova del fuoco che preoccupa un poco i responsabili. "Stiamo predisponendo un quadro molto preciso e organizzato per le partenze dalla città – ancora Tommaseo – in perfetta collaborazione con Trenitalia". Dopo una primissima mattinata che dovrebbe vedere l’arrivo delle ultime penne nere delle zone più vicine per la sfilata, infatti, scatterà il piano deflusso. Le tre entrate principali saranno adibite al solo verso di entrata, mentre per l’uscita si utilizzerà l’ex deposito bagagli. I flussi, infatti, saranno quasi esclusivamente in uscita e la preoccupazione è che un eccessivo affollamento possa portare a pressioni o situazioni pericolose a ridosso dei binari e alla salita sui mezzi. L’obiettivo, quindi, sarà di cercare il più possibile uno scaglionamento dei viaggiatori in uscita aiutati, magari, dall’organizzazione stessa della sfilata che prevede una certa distanza tra un gruppo e un altro. Ruggero Passalongo, volontario Ana, butta acqua sul fuoco: "Abbiamo gestito tante Adunate e riusciremo a garantire normali partenze anche domani. Certo, staremo fino a tarda notte, ma tra alpini una soluzione si trova sempre. L’interesse generale, comunque, è concentrato su come raggiungere Merano, le valli vicine o i vari punti turistici. Le penne nere hanno subito voglia di scoprire l’Alto Adige".
Alan Conti 

FOTOGALLERY:
Arrivato un treno di alpini

Prima operazione: uno sguardo alla cartina

Piazza Stazione sabato mattina

Già si comprano i biglietti per il ritorno

Penne nere scrutano i tabelloni

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