Cerca nel blog

mercoledì 13 giugno 2012

Laconi: "Futuro da decifrare per Alto Adige e Bolzano"


Gunther Hell con la maglia dei campioni d'Italia del Bolzano

Ospite della Twenty Fan Zone, Laconi analizza il momento di hockey e calcio locale. E per gli Europei occhi sulla Francia di una nuova frizzante generazione guidata da Nasri.

BOLZANO. I giornalisti sportivi raramente si accontentano di fare il compitino nel campo dei pronostici. Thomas Laconi, voce dell’hockey e del calcio di Radio Nbc, sportivo lo è fino al midollo e non si sottrae a uno sguardo particolare sull’Europeo dal banco della Twenty Fan Zone. !"La mia favorita? Penso la Francia. Davvero, mi piace molto la brillantezza di Nasri e in generale il rendimento di una generazione che si sta affacciando con una certa prepotenza. Vero, l’esordio non è stato particolarmente esaltante, ma penso possa solo crescere nell’avanzare del torneo". Il quadrilatero comune di pretendenti, però, sembrava limitato a Germania, Spagna, Olanda e Italia. "Nessuna di queste mi ha davvero convinto. L’Olanda ha perso senza un gioco, la Germania è stata fortunata e se è vero che Italia-Spagna è stata fino adesso la partita più bella, va anche detto che entrambe sono attese a una conferma non facile". Nella serata i due maxischermi della Fan Zone hanno trasmesso le immagini di una gustosa Polonia-Russia terminata 1-1. "Pensavo vincessero i russi, altra squadra che mi piace moltissimo. Dzagoev è un fuoriclasse assoluto e in generale la struttura di questa nazionale mi sembra promettente".
 L’incontro con Laconi, però, è anche il momento giusto per gettare uno sguardo sullo sport locale e le nostre squadre. Il quadro, siamo sinceri, non è di grande ottimismo, ma talvolta le sferzate sono meglio delle carezze. "L’Alto Adige ha fatto sicuramente una buona annata, ma adesso tutto lo staff tecnico seguirà mister Giovanni Stroppa a Pescara per la serie A. Il futuro tecnico è ancora da chiarire e con lui la direzione che prenderà il mercato dei biancorossi". La disamina, però, è più strutturale che congiunturale. "Ci sono troppe incertezze e la vicenda della Cittadella è emblematica. Identico discorso legato allo stadio e intanto il pubblico cala. Non solo, purtroppo il nostro calcio dimostra che le squadre hanno un futuro importante solo se sono tenute in mano da imprenditori che vogliono investire. Per ora l’Alto Adige ha solo l’imprenditore".
 Nemmeno l’hockey cittadino se la passa bene. "La mancanza di prospettive è abbastanza simile e la contrazione di pubblico è una realtà già da anni. La ricaduta sugli sponsor è facilmente intuibile. Qui, però, l’intero movimento italiano affronta delle difficoltà che ne pregiudicano la competitività. In questi giorni si è concluso il campionato dell’Nhl nordamericano e i Los Angeles King, campioni, presentano in prima linea il centro sloveno Anze Kopitar. D’accordo, siamo al cospetto di un talento assoluto, ma come è possibile che dall’Europa molti Paesi hanno un canale aperto, mentre l’Italia non riesce a mandare nemmeno un giovane nel campionato più importante del mondo?". 
Alan Conti

Nessun commento:

Posta un commento