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lunedì 13 agosto 2012

Olimpiadi amare per l'Alto Adige

Uno Schwazer disperato simbolo dei nostri giochi (linkiesta.it)
BOLZANO. L’evento principe che lega l’Alto Adige alle Olimpiadi di Londra 2012 non ha nulla di sportivo. Basta questo particolare a connotare un’edizione a cinque cerchi a dir poco fallimentare per i colori altoatesini. Non solo nessuna medaglia ha varcato i confini di Brennero o Salorno, ma se possibile è andata addirittura peggio di una semplice, seppur amara, delusione sportiva. La vicenda della positività all’Epo di Alex Schwazer, infatti, ha riportato Racines in primo piano esattamente quattro anni dopo Pechino: il verso della medaglia, però, stavolta è stato quello della vergogna, del tentato raggiro delle regole, dell’imbroglio, ma anche del dramma umano di un ragazzo in enormi difficoltà. Gli echi del trionfo e della vittoria sono rimasti lontani come la Cina. Rientrando nel più circoscritto giardino delle competizioni, fa tenerezza il diabolico destino di Tania Cagnotto che conferma la sua maledizione olimpica e rientra a Bolzano con due medaglie di legno, nel sincro e nell’ individuale, che purtroppo non fanno bacheca. Una delusione che sta insinuando dei dubbi nella giovane tuffatrice sul suo futuro agonistico ma quel “la vita è un’altra cosa” pronunciato a una manciata di minuti dalla mazzata del mancato podio vale come una vittoria umana sulle pressioni. A Racines prendano nota. Qualcosa di più, invece, ci si aspettava da Petra Zublasing, la prima a deludere all’alba di questa olimpiade con il 12esimo posto nella carabina dieci metri che le ha chiuso le porte della finale. La preferita del presidente Luis Durnwalder si consolerà con l’oro e l’argento centrati dal marito Niccolò Campriari.


Le speranze di medaglia, onestamente, si fermavano qui perché solo un’impresa poteva portare sul podio la restante pattuglia degli otto provinciali partiti per la capitale britannica. Laura Letrari è stata inghiottita dalla crisi del nuoto italico dopo una fugace comparsa mancando la finale nella staffetta assieme alla compagna di stanza Federica Pellegrini. Racchette molli, invece, per Andreas Seppi che si è arreso a Del Potro nel secondo turno individuale, alla Repubblica Ceca al primo turno del doppio maschile e agli Stati Uniti al secondo turno del doppio misto. Niente finale dei 5.000 metri sulla pista d’atletica, invece, per l’ostacolista Silvia Weissteiner conterranea di Schwazer: per lei la miseria di 43 centesimi di ritardo dal tempo di qualificazione. Recenti, infine, i lontani piazzamenti nella bmx di Eva Lechner di Appiano e di Gerhard Kerschbaumer di Bressanone. Se per il secondo, ancora giovane, il 13esimo posto di Londra può essere un buon viatico in vista di Rio 2016, per Lechner si tratta di un amaro passo indietro dopo Pechino. Alla vigilia, comunque, in provincia si gonfiava il petto per i tanti atleti presentati in diverse discipline: ora dopo la quantità ci sono quattro anni per affinare la qualità.

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Nell'edizione odierna del telegiornale)

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