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sabato 1 giugno 2013

A Laives esplode la polemica politica

Logiche di condominio o scarsa attenzione istituzionale. Il match in atto all’interno del consiglio comunale di Laives ha vissuto oggi un nuovo, intenso, round. Convocato per questa mattina, infatti, il consiglio è andato a vuoto per mancanza del numero legale dato che, stavolta, a lasciare vuota l’aula è stata la maggioranza. Così facendo si fa decadere la seduta arrivando alla seconda convocazione, fissata per lunedì, dove di sostanzialmente diverso c’è la soglia di maggioranza che da 16 passa a 14. Superfluo ribadire come per la chiacchieratissima surroga di Christof Inama sia impossibile superare quota 16 e possibile quota 14. Esattamente come accade nei condomini. Ad intricare maggiormente la questione il fatto che tutto questo meccanismo sia contenuto all’interno del regolamento comunale di Laives, ma non nello statuto, il che ha mandato su tutte le furie l’opposizione che con il Pdl ha fatto un sit-in davanti al Municipio, con il Movimento Cinque Stelle ha riportato delusione sul web e con Christian Bianchi ha dato voce a un possibile scenario di ricorso al Tar.

Il sindaco Liliana Di Fede, dal canto suo, ha fatto sapere con una nota che la scelta di non presentarsi è stata dettata dall’opposizione. “Presentandoci avremmo rischiato – scrive il primo cittadino – che l’opposizione perpetuasse i suoi giochini impedendo una seconda convocazione con la presenza all’appello e l’uscita dall’aula paralizzando, di fatto, l’intera amministrazione. Ci spiace aver dovuto comportarci così, ma siamo stati costretti”. Lunedì si torna sul ring per la prossima ripresa. L’ultima?

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