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martedì 18 giugno 2013

Banca d'Italia: "In Regione calano lavoro, Pil e prestiti"

In discesa, ma non a precipizio. L'economia regionale rallenta e il report presentato oggi da Banca d'Italia. 2% il calo del Pil regionale nel 2012, in linea con i valori nazionali, con particolare sofferenza per il settore manifatturiero. Immediato riflesso sul mercato del lavoro quello di un bacino che rimane costante, ma con galoppante sofferenza per la fascia d'età tra i 15 e i 34 anni. Dunque il manifatturiero perde il 4% di fatturato, ma anche i dati sull'export hanno lo sguardo mediamente basso con una crescita dello 0,5% (nel 2011 era addirittura 10,3%). A fronte di una crescita verso l'Europa, calano i Paesi extra Ue sopratutto negli Stati Uniti (-5,7%) e in Asia (-24,4%): appunti utili per l'Eos che potrebbe aggiustare la mira.

Due velocità, invece, per commercio al dettaglio e vicinato.
Tiene, invece, il turismo grazie all’approdo di stranieri che compensa la frenata degli italiani.
Particolare, come detto, la situazione del mercato del lavoro.
Dal punto di vista finanziario, infine, sono diminuiti in provincia i prestiti bancari dello 0,8 per cento, così come le domande per i mutui. Leggerissimo anche l’aumento dei prestiti in sofferenza che passano dal 3,6 al 3,7%. Rimane stabile, infine, il numero di banche che operano sul territorio: 73 erano e 73 rimangono senza contare, caso più unico che raro, flessione alcuna. I numeri raccontano sempre qualche novità.

Nel telegiornale la relazione di Andrea Locatelli di Banca d'Italia





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