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mercoledì 11 settembre 2013

Bolzano, chE BEL esordio

Tanta roba. Lo dicono i tifosi roteando la mano quando sono soddisfatti di una partita della propria squadra, ma questa volta c'è qualcosa di più. L'esordio in Ebel dell'Hockey Bolzano a Innsbruck è stato da sogno, un 6-1 tennistico, ma il vernissage al Palaonda è andato oltre. Un'altra vittoria, ma stavolta contro una delle pretendenti al titolo e tenuta sulle spalle da un colosso degli sponsor sportivi come la Red Bull. Il Salisburgo ha assaggiato un ghiaccio più periglioso di quanto non si aspettasse e ha dovuto cedere per 4-3 alle volpi assatanate. Per fare un paragone calcistico è come se il Sassuolo regolasse il Milan senza tanti complimenti. La squadra, dunque, gira bene: i nuovi arrivati come Withfield, Pichè o Strömberh hanno classe e la testa giusta, la nidiata bolzanina deo vari Wunderer, Gander e Insam regge per ora il salto di categoria, Hubl in gabbia è una sicurezza e un suo salvataggio col gambale è da urlo mentre la vecchia guardia con Zisser e Egger tiene salde radici e cuore. Fino a qui l'aspetto sportivo, ma la Ebel ha portato una ventata di novità anche sugli spalti: più entusiasmo, più voce e più voglia di esserci. Tremila persone per andare a caccia di una passione che forse si era persa negli anni.
L'Europa rilancia e galvanizza la voglia di hockey di una città che lo ha respirato a pieni polmoni in passato. L'internazionalità propellente per la territorialità. Sì, questa Ebel va ben oltre la pista di ghiaccio.
Alan Conti


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