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sabato 9 novembre 2013

Artioli: "Mi piacerebbe l'economia"

E’ una Elena Artioli stranamente cauta quella che affronta il dopo voto in attesa dell’inizio delle trattative per la nuova giunta. Un profilo ponderato senza una frase sopra le righe e comunicati stampa sparutissimi: se vogliamo già agli antipodi rispetto allo stile più esuberante della alleata Michaela Biancofiore. Allineata e coperta, dunque, Artioli si dimostra anche nell’intervista concessa a Matthias Kofler di Tageszeitung salvo, però, lasciarsi scappare un desiderio meno labile del previsto: “Mi piacerebbe tanto poter incidere sull’economia e sull’edilizia sociale nel caso mi fosse proposto un assessorato”. La domanda è abbastanza orientata eppure Artioli mostra di avere le idee chiarissime sull’obiettivo e appare assai meno un caso il totale allineamento all’atteggiamento chiesto da Arno Kompatscher un secondo dopo lo spoglio: “Prima i programmi e i temi, poi i nomi e i partiti”. Ecco, la pasionaria ammette di “conoscere poco il nuovo Landeshauptmann”, ma allo stesso tempo ne segue lo spartito: “Al tavolo dei colloqui chiederò a Kompatscher solo come intende difendere e creare nuovi posti di lavoro oltre alle sue strategie per uscire dalla crisi”. La neo eletta, poi, non manca di sottolineare come i vicini di banco non stiano affatto seguendo le direttive del professore. “Prendiamo i Verdi, hanno cambiato opinione cinque volte nelle ultime ore. Mi devono spiegare come pensano di coniugare l’ingresso in giunta con il fatto che Kompatscher sia intenzionato a mantenere l’aeroporto. Stessa cosa i Freiheitlichen con una Svp che accetta sempre più stranieri. Hanno messo prima le poltrone e poi le incongruenze programmatiche”. Infine l’ultimo tocco di diplomazia spinta: “Per me è uguale essere all’opposizione o in maggioranza, lavoro solo per i cittadini”. Per quanto di difficile realizzazione, però, sa perfettamente che nella seconda condizione si può essere decisamente più incisivi.
Alan Conti

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