Cerca nel blog

domenica 3 novembre 2013

Penelope, un libro per gli scomparsi

Che fare? È una domanda che pesa come un macigno quando in casa hai un vuoto appeso all'incertezza di un caro scomparso. È il titolo giusto, insomma, per il volume che l'associazione Penelope Trentino Alto Adige ha deciso di pubblicare riassumendo i documenti dell'approfondito convegno svolto con il Commissario dedicato e i maggiori esperti in materia. Una pubblicazione che sarà presentata tra pochissimi giorni alla bilbioteca Claudia Augusta. Fautori di tutto, ancora una volta, i coniugi Liponi capaci di trasformare un dramma in propellente per aiutare e aiutarsi in un fenomeno che in Italia conta un'incidenza tra gli 800 e 1.000 casi all'anno. Ogni dodici mesi un paese svanisce nel nulla. "Questa é la proporzione statistica - conferma Livio Liponi - ed averla è già un successo considerevole visto che fino a pochi anni fa l'unico registro degli scomparsi era quello in dotazione della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?". L'istituzione del Commissario straordinario in questo senso é determinante". Il libro è un altro passo. "Abbiamo semplicemente ritenuto opportuno mantenere testimonianza degli importanti lavori del convegno unendoli in una pubblicazione con parti in tedesco e arricchita da spunti e analisi della nuova legge. Importante, per esempio, la possibilità di partire subito con le ricerche senza aspettare ma anche coordinare meglio il registro dei cadaveri non identificati. Troppo spesso è successo che alcuni scomparsi fossero già stati ritrovati, ma non si sapeva". Instancabile è il lavoro della moglie Mirella : "Penelope ha un'organizzazione federale e opera costantemente in supporto alle famiglie. È normale che dopo le prime settimane o i primi giorni ci si senta soli e qui interveniamo. Tutto il lavoro di approfondimento, poi, è propedeutico anche alla prevenzione perché non si può aspettare di rischiare una scomparsa prima di affrontare, per esempio, un disagio giovanile particolarmente acuto. Questo è un fronte che va costantemente tenuto vivo e, dove possibile, implementato per evitare che il numero generale del fenomeno cresca". Mantenere alta l'attenzione anche quando non è il martello della cronaca a battere. Prima ancora della folla ai convegni o dei lettori di un libro è questo il risultato che Penelope porta quotidianamente nelle tasche della società.
Alan Conti

Nessun commento:

Posta un commento