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giovedì 2 gennaio 2014

2014? Ecco l'Alto Adige del 2018

In queste ore fioriscono le sfide e gli scenari del 2014 tipici dell'alba del nuovo anno. E' di pochi giorni fa, però, un documento che permette di guardare ben più in là, addirittura al 2018, e si chiama “Accordo di coalizione per la formazione della giunta provinciale”. Pd e Svp si sono spellati le mani nel applaudirlo e nel dichiararsi fermissimi nel rispettarlo. Prendendo i partiti in parola proiettiamoci idealmente nel 2018.
Prima di tutto abbiamo un nuovo Statuto, riformato da circa tre anni che garantisce un maggiore rispetto delle minoranze e più competenze. Tra queste ecco l'autonomia primaria per la scuola: siamo noi a gestire e scegliere tutto e non a caso sono aumentati di molto gli scambi tra istituti delle due diverse lingue. Nelle classi ormai spopola il Clil, ma la madrelingua è caposaldo fermo. Il tutto senza aumentare i carichi orari di un'ora perchè tutte le nuove norme sono previste in armonia con la legge famiglia quindi non si può elevare il tempo scuola. Ah, abbiamo anche riformato il calendario e la settimana Sharm per tutti è un ricordo. Per i più piccoli sono cresciuti gli asili, per i ragazzi c'è finalmente una consulta funzionante e ascoltata e il patto generazionale ha facilitato l'ingresso nel mondo del lavoro. Chiaramente non a scapito degli over 50 che usufruiscono ormai regolarmente del long life learning. D'altronde non può essere altrimenti con le aziende con meno carico fiscale, il parco tecnologico ad aiutarle e meno contributi a pioggia. Ha funzionato, dunque, il potenziamento degli istituti tecnici senza far perdere di qualità i licei. Se tutto è andato al passo con i tempi ci concediamo di lasciare il patentino immutato, ma tanto anche gli stranieri conoscono bene una lingua e discretamente l'altra. Tutto intorno si costruisce sul costruito senza toccare il verde, gli alloggi Ipes sono più piccoli e controllati regolarmente, le valli ripopolate e Bolzano più raggiungibile con le nuove gallerie. Se dovete stare male meglio farlo seriamente perchè la degenza è sempre più rara, ma tranquilli che gli ospedali rimangono sette. Finalmente, infine, il nostro aeroporto ha una dimensione di dignità con il nuovo piano strategico.
Bene, ora possiamo tornare nel 2014 e arrivare all'ultima pagina di questo viaggio dove i partiti di governo lasciano aperta la porta a nuove e ulteriori idee da sviluppare nel cammino. Non serve l'astrologo per capire che ci si acconteterebbe della metà delle promesse che esistono già.
Alan Conti

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