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domenica 9 febbraio 2014

Innerhofer d'argento

E' la prima medaglia italiana di questi giochi olimpici russi e si infila al collo dell'altoatesino Cristof Innerhofer in una delle discipline simbolo dell'Olimpiade in generale e dello sci alpino in particolare: la discesa libera. Clamorosa la prestazione dell'azzurro che a Rosa Khutor ha stampato un 2.06.29 al cronometro, secondo solo all'austriaco Matthias Mayer lontano appena sei centesimi. Tempo impercettibile perso nella zona dei dossi a fronte di una magistrale danza sugli spigoli. A chiudere il podio il norvegese Kjetil Jansrud, terzo a dieci centesimi. Le dimensioni dell'impresa si possono ben comprendere se si pensa che era dal 1976 che l'Italia non saliva sul podio della discesa libera con Herbert Plank. Era da Salt Like City 2002 con Isolde Kostner e Karen Putzer, invece, che lo sci alpino altoatesino non conosceva una medaglia. Sulla pista di Krasnaja Poljana, dunque, il ventinovenne pusterese parla di sogno avverato: “Ho capito che poteva essere la mia giornata e ho spinto a tutta. Chiaramente una medaglia olimpica è l'obiettivo di una carriera, assieme a quelle del Mondiale. Le ho ottenute e sono felice. Ho dovuto rischiare, certo, ma senza rischio in questo sport difficilmente c'è divertimento. Ho fatto bene, comunque, a non sprecare troppe energie nelle prove. In ogni caso già in prossimità del traguardo mi sono accorto che avevo fatto un'ottima prova”. Grande gioia all'arrivo per lo sciatore di Brunico che si è letteralmente rotolato nella neve esultando.
Grande delusione per i superfavoriti con lo svedese Aksel Svindal quarto e Bode Miller addirittura ottavo. Buon settimo, invece, Peter Fill mentre Dominik Paris si è classificato undicesimo, ancora condizionato dalla caduta in Gardena, e Werner Heel dodicesimo. “Già una volta – ha detto Fill – Innerhofer ha iniziato a fare medaglie e io l'ho seguito: speriamo sia così anche qui”.
Immediate arrivano le reazioni politiche che il luccichio della medaglia attira sempre. “Innerhofer è arrivato nel momento giusto al top della forma e ha spinto con tutte le sue forze. Gli mancava solo l'affermazione olimpica dopo le tre medaglie mondiali e le sei vittorie in coppa del Mondo. Davvero complimenti” le parole del Presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Non potevano iniziare meglio queste Olimpiadi per noi altoatesini. Siamo contenti, inoltre, di avere tutti e quattro i nostri atleti nei primi dodici” gli fa eco l'assessore allo sport Martha Stocker.

Alan Conti 

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