Cerca nel blog

martedì 8 aprile 2014

Il pelo nell'uomo, la scaramanzia è questione di barba


Il pelo nell’uomo. Quello che appare un refuso clamoroso è in realtà nel mondo dell’hockey una faccenda molto seria. Una questione, diciamo così, di mentalità. Già perché il pelo in questione è quello della barba che, secondo scaramanzia, va rigorosamente lasciato tale dal primo disco scodellato nei playoff fino all’ultima sirena. Una scelta nata quasi per caso in Nhl con la scelta degli Islanders ’79-’80 di non radersi a causa del ritmo infernale della serie finale: 4 partite in 5 incontri. “Non c’è tempo” dicono gli Isles e intanto si prendono un quadriennio senza mai mollare la Stanley Cup. Di fronte a simile enormità sportiva si sfida chiunque a non ripetere quel gesto propiziatorio e così la “playoff beard” (perché si chiama così, all’inglese e con tanto di voce su Wikipedia) diventa affare serio per chiunque ruoti attorno a un puck in primavera. Ora, passi per i giocatori e i dirigenti che in qualche modo legano tutto al risultato, ma i veri highlander della pratica sono senz’altro i tifosi. Sono loro che fuori dal palazzetto devono giustificare il look imbarbarito con amici, parenti, colleghi o clienti. Ragazzi, c’è gente che lavora nei negozi o nei bar. Per non parlare delle fidanzate: valle a riprendere perché si innamorano di una scarpa mentre hai le fattezze di Santa Claus. Non semplice.
 Al cuor tifoso, però, non si comanda. Così Bolzano, soprattutto per merito dei biancorossi purosangue di una curva splendida, si è progressivamente punteggiata di barbe. Impiegati, dirigenti, professionisti, deejay, operai, studenti: non importa, nessuna eccezione, prima di tutto si è pazzi di questo Bolzano che sta solcando le acque della Ebel con lo spirito delle caravelle di Colombo: non si sa dove arriverà, ma comunque si tratterà di un luogo stupendo. I giornalisti? Si è detto nessuna eccezione. Impossibile, dunque, non tributare loro una piccola galleria fotografica come premio per passione e dedizione in un contesto dove la barba lunga rovescia il suo proverbio e diventa un simbolo di entusiasmo e appartenenza. Bolzano torna a stringersi al suo sport più popolare e lo fa anche attraverso gesti che rendono onore a chi la squadra la segue sin da principio. Ovviamente non tutte le barbe sono uguali perché la crescita è piuttosto individuale e c’è chi trasfigura e chi riesca a cavarsela con qualche isolato cespuglietto isolato. Guardatevi intorno stasera al Palaonda, sarà un divertimento in più.
 L’hockey, poi, è sport particolarmente incline a certe stranezze e le scaramanzie non si riducono mica alla semplice barba. Per dire: c’è chi segue le partire senza scarpe e mangia finocchi crudi prima di ogni partita. Tutto sommato, però, possiamo anche ritenerci soddisfatti perché a Detroit i sostenitori dei Red Wings, anche loro biancorossi, trovano benaugurante per i playoff lanciare polipi sul ghiaccio. Che poi Detroit è città dove la reperibilità del polpo come materia prima è più o meno quella di Bolzano. Chi si immagina una fine vicina con la finale di Ebel, però, sottovaluta un aspetto fondamentale: a breve cominceranno i playoff Nhl e gli appassionati hanno quasi tutti una squadra del cuore anche lì da sostenere scaramanticamente. Coraggio fidanzate, guardate che splendida scarpa.
Alan Conti

Nessun commento:

Posta un commento