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giovedì 24 aprile 2014

Ora, il calcio rischia di morire

Il calcio è la sezione sportiva con più praticanti nel Comune di Ora eppure rischia di sparire, cancellata. Già perché l’Ora che gioca a Egna è piuttosto un controsenso, ma rischia di diventare la soluzione paradossale a un intreccio di regole strette, burocrazia macchinosa e ricerca di fondi. Il nodo attorno al quale ruota la sopravvivenza di una associazione nata nel 1920 è quello dell’omologazione del campo in terra con le luci artificiali. La sezione altoatesina della Federazione Italiana Gioco Calcio, infatti, non l’ha concesso l’ha concessa: impianto fuori dai parametri. “La Figc – spiega Andrea Piccoli, direttore sportivo dell’Ora Calcio, ma anche consigliere comunale – sta finanziando la costruzione di un campo alternativo che terrà in uso per sé. Purtroppo questo impianto non si trova ad Ora, ma ad Egna”. Senza troppo girarci attorno, insomma, alla Federazione interessa assai più il destino della propria struttura che non recuperare la terra battuta di Ora. Chiunque abbia frequentato un minimo i campi della Provincia, però, sa anche che togliendo questa omologazione la Figc crea un precedente importante: sono tanti, a questo punto, i terreni gibbosi su cui ci sarebbe da fare una riflessione. In un paio di scritti inviati alla Figc locale, infatti, Piccoli chiede lumi precisi sugli interventi da promuovere e sottolinea pure i vantaggi del campo attuale. “Da 12 anni procediamo regolarmente al risanamento e il drenaggio dell’acqua piovana è comunque buono. Le infrastrutture ci sono e sono accettabili. Crediamo sia interesse della Federazione salvare quante più associazioni possibili”. Solo una delle lettere ha ricevuto risposta dalla Figc con sottolineatura del nuovo investimento a Egna. Addirittura una mail con richiesta d’incontro è rimasta lettera morta da più di un mese: probabilmente il territorio altoatesino è talmente esteso da non aver lasciato tempo per analizzare la situazione di una società che rischia di morire.
 Fuori dalla tenzone rimane, però, l’amministrazione comunale di Ora: la possibile soppressione della squadra di paese non può lasciare indifferente la comunità. “La struttura è in gestione proprio dal Comune – continua Piccoli – ma l’ente non si è ancora espresso su come intende procedere in futuro”. Se la direzione non la sa un consigliere comunale c’è da credere che in Municipio alberghi qualche incertezza. Qui, però, spunta la sorpresa che potrebbe sparigliare le carte. Sottotraccia, infatti, l’assessore Elmar Gabelin e il consigliere Engelbert Schaller hanno proposto Ora come sede nel nuovo campo di allenamento dell’Fc Alto Adige. “Una richiesta sensata dato che abbiamo 2 campi  con tribune, illuminazione, 5 spogliatoi per le squadre e uno per gli arbitri, un parcheggio con 300 stalli e una grande sala di ritrovo con bar e cucina. Senza dimenticare la vicinanza all’autostrada e alla stazione dei treni”. Caldaro e Appiano sono, fino adesso, le due sedi più chiacchierate per gli allenamenti biancorossi, ma nessuna delle due, finora, ha mai fatto salti di gioia per ospitare la squadra. Urge un incontro tra la società, il sindaco e la Figc. Sempre che in Federazione non siano troppo occupati.
Alan Conti 

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