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giovedì 22 maggio 2014

Egna, la piscina coperta per l'autostrada



L’autostrada è una comodità, ma anche un’infrastruttura impattante da dover sopportare. Da questo assunto nascono le opere complementari da inserire nei bandi di gestione ovvero quei progetti da soddisfare a “risarcimento” dei territori che sopportano la striscia d’asfalto. Il Comprensorio Bassa Atesina-Oltradige ha deciso nell’ultima seduta quale debba essere la soluzione da mettere sul piatto della bilancia della prossima concessione A22: la piscina sovracomunale da realizzare ad Egna. Peccato che questo non sia previsto nel bando attuale, il che ha fatto alzare la voce al Comprensorio con una delibera che parla chiaro. “I Comuni interessati al transito dell’A22 del Brennero – si legge – hanno presentato un ricorso cumulativo contro la concessione presso il Tar del Lazio. In particolare si sottolinea l’assenza nel bando di gara della previsione di opere infrastrutturali complementari, anche urbane”. A scanso di equivoci il presidente Edmund Lanziner, con i due assessori presenti Alessandro Beati e Roland Pichler, mette tutte le carte sul tavolo prendendola alla lontana. “E’ compito delle amministrazioni prendersi cura della salute della popolazione, secondo Costituzione, quindi vanno assolutamente pensate misure perequative. In questo senso è scientificamente provato come il nuoto sia uno sport particolarmente sano per tutte le fasce d’età” l’introduzione della richiesta vera e propria. “Riteniamo, dunque, particolarmente importante riuscire a completare la costruzione di un piscina coperta che permetta questa pratica anche durante i mesi freddi”. E’ il momento, quindi, di rispolverare quel progetto previsto nella zona lido del Comune di Egna e vidimato addirittura dieci anni fa senza mai riuscire a portarlo a compimento. La richiesta di inserimento nel piano concessionario della piscina sovraccomunale, a questo punto, diventa perentoria anche se si lascia aperta la possibilità a rivederne i contorni. “L’importante – l’unica specifica prevista nella delibera – è che sia ubicata in uno dei Comuni interni al Comprensorio”. Il minimo del minimo delle condizioni, insomma, anche se l’accoglimento all’interno della gara per la gestione dell’autostrada è tutto da verificare nelle prossime settimane. I tempi, infatti, potrebbero essere ancora lunghi e la pubblicazione del documento in questi giorni risponde semplicemente all’esigenza normativa di presentarlo entro lunedì prossimo. La Comunità Comprensoriale, conscia delle difficoltà nell’arrivare in buca tramite le vie di finanziamento provinciale o comunale tenta una strada nuova. Così, dopo il parco lungo il rio Trodena legato al fondo per la compensazione della concessione idroelettrica di San Floriano, Egna appende il futuro di un’altra sua grande opera alle misure perequative. Lo stesso Obmann Svp della Bassa Atesina Oswald Schiefer aveva espresso nei giorni scorsi un  certo scetticismo su un progetto che dovrebbe costare circa 12 milioni di euro. “Allo stato delle cose non è facile perché pensare a un finanziamento del tutto pubblico appare quasi impossibile. Senza l’A22 vanno trovati questi 12 milioni e l'iniziativa del Comune e poi della Comunità deve trovare sostegno forte dalla giunta e poi dall'assessorato ai lavori pubblici provinciale per la copertura di un terzo. Credo sia più percorribile una soluzione di cofinanziamento con quote al 51% in mano pubblica e 49% privato". Il problema, a quel punto, sarebbe trovare un privato.
Alan Conti

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