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venerdì 2 maggio 2014

Il Galilei inventa la bici che fa il frullato

Una pedalata nel mondo dell’energia e nella sua complessità. Gli studenti dell’Istituto Tecnico “Galilei” hanno portato ieri in piazza Matteotti il divertente risultato di un progetto curato negli ultimi mesi dalle classi 5C degli elettronici e 2A dei meccatronici nuovo ordinamento. In sostanza una bicicletta in grado di produrre un gustoso frullato da servire ai visitatori del Festival delle Resistenze. “La pedalata dei cittadini che vogliono collaborare – spiega lo studente Luca Zontin – attiva un alternatore in grado di produrre energia elettrica come quella che utilizziamo nelle abitazioni. Con quella alimentiamo il frullatore. Non solo, il sistema attiva anche un processore con una piccola schede elettronica di tipo “Arduino” che permette di utilizzare un display con quattro differenti funzioni”. Un’idea semplice con le sue belle difficoltà tecniche che sono servite per mettere i ragazzi alla prova sul piano tecnico, ma anche per costringerli a riflettere sulla tematica del risparmio energetico. “Abbiamo cercato di scegliere soluzioni che fossero il meno dispendiose possibili proprio per fare tesoro dell’energia prodotta dalle pedalate” le parole di Mirko Gallo e Davide Gottardi.
 Nel dettaglio la sezione di meccatronica si è occupata dell’assemblaggio meccanico delle biciclette, mentre i “colleghi” elettricisti hanno predisposto il meccanismo di alimentazione. Una sinergia che ai bolzanini è piaciuta parecchio considerando l’interesse dei passanti. In diversi si sono cimentati di buon grado con la pedalata considerato il frullato premio.
 Importante nella realizzazione del progetto è stato anche il centro giovanile “Sub” di Appiano che ha seguito da vicino lo sviluppo e ha fatto dell’approfondimento energetico uno degli obiettivi del proprio lavoro.  “Non è semplice affrontare certe tematiche con i ragazzi – le parole della referente Elena Dobosz – perché si tende a pensare che sia sufficiente premere un bottone per risolvere la questione”. Si tende, insomma, a uniformare il concetto di energia con quello di elettricità? “Esattamente, mentre è più difficile figurarsi la produzione da materia prima o la necessità di risparmiare quanto possibile”. Si entra a piedi uniti nel campo del superfluo. “Già, però è difficile concretizzarlo quando ti basta avere in mano uno smartphone per avere accesso a tutto. Questi ragazzi sono bravi perché hanno dimostrato notevole sensibilità abbinata a un autentico interesse tecnico. In occasione della Settimana dell’energia ad Appiano, sempre nell’ambito della piattaforma delle Resistenze, avevano realizzato un bel pannello solare. Si danno da fare e ci incoraggiano nel nostro lavoro”. C’è ancora molto da imparare: gli adulti non si sentano esclusi. Meglio pedalare.
Alan Conti


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