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venerdì 2 maggio 2014

Un documentario sui tirolesi brasiliani


Partivano per il sogno americano. Non quello moderno di carriera e libertà al Nord, ma quello di terra che permettesse di sfamare le bocche di famiglia al Sud. Nel 1850 il Brasile divenne meta di un’emigrazione massiccia dal Tirolo austroungarico, tedesco e italiano. Partirono per primi i tirolesi del Nord e fondarono Dorf Tirol, poi fu la volta dei trentini che nel 1875 posarono la prima pietra di Nova Trento, entrambe nello Stato meridionale di Espirito Santo.
 L’eco di una storia incredibile che è risuonato fino ad Egna dove il regista Luis Walter ne ha fatto un progetto professionale. Il 5 maggio, infatti, sarà in Brasile con il fidato cameraman di Laives Marco Sonna per girare il film “Tirolesi nella foresta”. Per Walter un ritorno. “Ho già realizzato un primo documentario su questa vicenda che trovo davvero suggestiva. Tornarci mi fa davvero molto piacere”. La prima opera si intitola “Dove le caramelle crescono sugli alberi” e già il titolo è un racconto. “Il responsabile tirolese dell’agricoltura – spiega Walter – era fermamente convinto che l’emigrazione potesse essere una risposta alla crescente crisi dell’agricoltura. Così arrivò prima in Uruguay e poi in Brasile, ma non era soddisfatto. Temeva che la sua gente patisse troppo il caldo. Così salì su un’altura a 600 metri sopra il livello del mare e visitò il cimitero del vicino paese verificando a spanne la mortalità infantile. Una volta convinto tornò in Tirolo per magnificare le possibilità e le bellezze di questa nuova terra. Lo fece talmente bene che qualcuno si immaginava le caramelle sugli alberi”.
 Ora, dunque, si torna a raccontare le storie di questo viaggio di speranza in queste città davvero molto particolari. “Ho la fortuna di potermi basare su un solido aiuto scientifico che mi arriva dal professore dell’università di San Paolo Everton Altmayer laureatosi proprio su queste tematiche”. Gli abitanti di Dorf Tirol e Nova Trento, infatti, non  hanno certo dimenticato le proprie origini e accanto all’ovvio portoghese continuano ad alimentare lo studio del tedesco e del trentino, chiamato semplicemente dialetto tirolese. Non solo, Nova Trento è oggi addirittura il secondo centro di maggior turismo religioso in Brasile per i tanti pellegrini che visitano la città dove visse Santa Paolina Visintainer, considerata la prima santa brasiliana e originaria di Vigolo Vattaro in Trentino. Lo stesso scudo municipale riporta il sole brasiliano e l’aratro di origine agricola, ma anche il bastone vescovile di San Vigilio scelto come patrono in omaggio a Trento.
Per un film sempre più completo, però, ci vogliono delle storie e Walter invita espressamente chiunque abbia conoscenze tra gli emigranti (o anche di ritorno) a farsi vivi all’indirizzo info@studiowalter.it. Entrare in un racconto affascinante e in un film da seguire con curiosità: l’opportunità e ghiotta. 
Alan Conti 

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