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venerdì 29 luglio 2011

Assenze: Biancofiore si dovrà giustificare


28 luglio 2011 — pagina 13 sezione: Cronaca

BOLZANO. L’onorevole Michaela Biancofiore dovrà giustificare le assenze dal consiglio comunale per non incorrere nell’iter giuridico di decadenza. Approvata ieri in tarda serata la delibera consiliare di avvio della procedura con un voto a larga maggioranza: 34 sì, 1 no, 2 astenuti.
Ora Biancofiore avrà 10 giorni di tempo per presentare le proprie giustificazioni, già anticipate da un documento dell’avvocato Maurizio Vezzali che ha addotto la presenza in Camera dei Deputati e nella Commissione Affari Esteri in qualità di segretario come motivazione di 54 assenze. Solo a quel punto, a settembre, la maggioranza comunale deciderà quale strada seguire: battaglia giuridica sulla decadenza oppure semplice presa d’atto delle giustifiche. Intanto anche ieri la poltrona della deputata è rimasta vuota.
«Oltre alla logica che vorrebbe nel Consiglio qualcuno che collabori fattivamente ai lavori - ha aperto la discussione il sindaco Luigi Spagnolli - dobbiamo tenere conto delle conseguenze di un procedimento che potrebbe finire come non desideriamo». Cauto anche Norbert Clementi (Svp): «Il problema è la brutta abitudine del Pdl di presentare candidati che poi non possono essere presenti negli organi istituzionali». Dai banchi del Pd il disco verde è limitato all’avvio della procedura: «Aspettiamo - così Sergio Bonagura - le giustificazioni che devono essere convincenti. In base a quelle decideremo se continuare con la delibera di decadenza». Si schiera apertamente con l’onorevole del Pdl, invece, Claudio Degasperi (Lega Nord): «La consigliera fa quello che è in suo diritto, inutile perdere sedute del consiglio comunale per semplici beghe di partito». Linea analoga per Enrico Lillo (Pdl-Berlusconi Presidente): «È un problema interno e non del consiglio. Il mancato rispetto dell’istituzione si vede anche nell’arrivare in ritardo, nel non rispondere alle interrogazioni o nell’avere atteggiamenti non adeguati». I numeri delle assenze vengono ribaditi dai consiglieri Pdl Paolo Bertolucci e Maria Teresa Tomada: «Parliamo di 27 sedute su 56 e due filotti di cinque consigli consecutivi. Non solo, alla Camera Biancofiore conta 76 presenze e 21 assenze calcolate sul voto. È imbarazzante chiedere la procedura per una compagna di partito, ma c’è chi nutre delle legittime aspirazioni di subentro. Non si può, però, farsi fermare dal timore di un esito avverso del ricorso». Lo statuto comunale, comunque, prevede la decadenza dopo assenza ingiustificata di cinque sedute consecutive oppure di un terzo del totale calcolato su un anno solare. La prima della lista degli eventuali subentranti sarebbe la consigliere di Circoscrizione Europa-Novacella Livia Maturi, gruppo Holzmann, il che, nei corridoi, viene indivduato come il vero bandolo della matassa. Guido Margheri (Sel), dal canto suo, auspica «l’inizio della procedura come atto di decoro e rispetto». Dura, invece, l’analisi di Claudio Della Ratta (Socialisti): «È demenziale che ci si accanisca per difendere un posto che non viene occupato». Matteo Degli Agostini (Idv) coglie la palla al balzo per chiedere «una revisione del regolamento del consiglio attraverso una mozione di modifica dei motivi di decadenza che abbassi da 5 a 3 le assenze consecutive ingiustificate». «65 assenze su 67 - l’opinione di Georg Mayr (Svp) - è davvero troppo, anche se per assurdo la sua assenza può essere un vantaggio per la maggioranza». (a.c.)

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